HAIKU PER L'ANGELO

 


«Lo haiku riproduce il gesto indicatore del bambino piccolo che mostra col dito qualsiasi cosa (lo haiku non fa questione di distinzione di soggetto) dicendo soltanto: «quello!» con un movimento così immediato (cioè così privo di ogni mediazione: quella del sapere, del nome o anche del possesso), che ciò che viene indicato rappresenta l’inutilità stessa di ogni classificazione dell’oggetto: nulla di speciale, afferma lo haiku conformemente allo spirito zen. Come un ricciolo grazioso, lo haiku s’arrotola su se stesso; la scia del segno che sembra sia stata tracciata, si cancella: nulla è stato acquisito, la pietra della parola è stata gettata inutilmente: non ci sono né onde né colate di senso.»

Apriamo con una citazione di Roland Barthes da "L’impero dei segni", Einaudi, 2002, per tornare a scrivete di Haiku, dedicando questo post ad una singola plaquette che presenta una cura nella grafica e nell'allestimento che sovrasta il piccolo formato in 16°, per dirla bene, di complessive dodici pagine.

Il titolo "Haiku per l'Angelo" gioca sull'ambiguità con la denominazione delle "Edizioni dell'Angelo" che hanno pubblicato questa piccola perla nella ricorrenza dei trent'anni di attività.

I
testi composti da Pietro Romano rispettano rigorosamente la metrica tradizionale (5 / 7 / 5) e sono illustrati da Vincenzo Piazza con una grafica digitale in Antiporta e due acqueforti originali che aprono e chiudono la raccolta, stampate occupando tutta l'altezza del foglio con una soluzione già adottata da Piazza anche in precedenti edizioni.

Quasi in contrasto con l'essenzialitá dei
versi, la plaquette è caratterizzata dalla cura
Archivio, Aprile 2025, notizie incise
straordinaria dell'allestimento realizzato dal Laboratorio
AltreCarte: una custodia di carta Alcantara blu, con impressa a secco una piuma, contiene il volumetto con copertina rigida rivestita anch'essa di carta Alcantara serigrafata in oro, dorato è anche il filo che rilega le pagine di carta Graphia avorio, infine, come supremo sigillo di preziosità, una piuma dorata segnapagine.