#K.100

Autoritratto
Quaderno dei disegni, 1901-1907
 Kafka, in una lettera a Felice Bauer,  scrive: «Una volta ero un grande disegnatore … a quel tempo, ormai anni fa, quei disegni mi hanno appagato più di qualsiasi altra cosa».


Contrariamente a quanto si sarebbe portati a pensare Kafka non ha mai concepito il rapporto tra scrittura e immagine come referenziale e questa tensione tra testo e immagine si manifesta in tutta la sua asprezza nel categorico rifiuto di Kafka di fronte alla richiesta dell'Editore Kurt Wolff, che avrebbe voluto corredare di illustrazioni i suoi scritti.
Conferma questa concezione la contrarietà  manifestata da Kafka nel trovare nell'antiporta de "Il fuochisa", pubblicato dalla Kurt Wolff Verlag nel 1913, un'immagine del porto di New York (come preciserá Wolff nella lettera di risposta si trattava dell'incisione "The Ferry at Brooklyn di William Henry Bartlett del 1838).

Kafka nasconde il suo disappunto tra espressioni di gratitudine, e, dopo aver espresso il proprio malcontento, si sforza di riconciliarsi con l'illustrazione scrivendo : «… se non fosse stata una vecchia immagine, poteva quasi sembrare di Kubin» e concludeva dicendo a Wolff che era stato meglio che l'immagine non gli fosse stata sottoposta perché l'avrebbe rifiutata e così si sarebbe «perso quella bella immagine».