P.F. 2024


All'inizio del 2021 era stato pubblicato un post dedicato ai PF, riprendiamo la tematica stimolati dalla mostra "Un PF per le Feste" allestita presso lo Spazio Foyer di Trento dal 12 al 26 Gennaio ed essendo questo 2024 appena iniziato è anche di buon auspicio dedicare questo post proprio ai biglietti augurali.

Ettore ANTONINI
Due lettere puntate che hanno origine da una espressione latina (Pro Fausto, Pro Festivitate) e che in tutte le lingue neolatine invitano agli auguri: Per Festeggiare, Pour Féliciter, Para Felicitad, Pentru Fericire (rumeno)...



La pratica inizia nel XIX secolo nel mondo anglosassone e, in breve. si è diffusa in tutta Europa, sia come produzione di élite (disegni originali e incisioni numerate) sia come produzione più commerciale (cartoline augurali).

Maurizio BOIANI
Un augurio speciale, disegnato o inciso da un artista per i suoi amici o su commissione per gli amici di altri, che lo riceveranno come un piccolo originale ricordo esclusivo.


I soggetti possono essere legati ad una particolare festività o ricorrenza, ma possono essere anche del tutto  estrosi e bizzarri. Ci portano in un mondo magico, oppure ammiccano con ironia, ma possono anche essere serissimi e indurre a meditare.
Gino FORTI

A rigore, nei "veri" PF, la scritta augurale deve far parte integrante della compo-sizione grafica. Nelle immagini a corredo ci siamo attenuti a questa linea purista ed intransigente per la quale non rientrano nella tematica le piccole grafiche seppur stampate su un biglietto.
Umberto GIOVANNINI
Va rilevato che la mostra trentina era costituita, per lo più, da "piccole grafiche" piuttosto che da autentici  PF. L'equivoco è tutto da imputare ai partecipanti non certo alle ottime intenzioni degli organizzatori.


Le possibilità di riproduzione della grafica d'arte ne hanno fatto il mezzo ideale per la realizzazione di PF, ma con la conseguenza esiziale di condividerne l'ineluttabile declino.


Emoticon, sticker, reel e quant'altro… accompagnano i messaggi di questa nostra contemporaneità. Il giro di scambi di auguri virtuali è infinitamente più vasto (ed economico) dei pochi biglietti che si spedivano, ma questa ovvia osservazione sottolinea soltanto che, da sempre,  sono i mezzi di comunicazione ad assimilare, per primi, i cambiamenti.


Tra i pochi che, ancora oggi, praticano l'incisione  solo qualcuno continua la tradizione dei PF che si stampano in pochissimi esemplari originali per gli "amici" che possono ricambiare e si condivide sui social, o si invia come e-mail, la scansione virtuale dell'immagine. Questo è quel che accade oggi e non mi sento di esprimere valutazioni o giudizi in merito.

Paolo ROVEGNO

Con le immagini qui intercalate non s'intende  rappresentare una panoramica esaustiva dei PF italiani, ma provenendo tutte da un'unica collezione restituiscono il clima delle passate festività.

Gianni VERNA