MAX KLINGER











L'ampia opera incisa di Max Klinger (Lipsia, 18 febbraio 1857 – Großjena, 4 luglio 1920) è tutta organizzata per cicli che hanno dato vita a cartelle o libri illustrati, pochissime le opere rimaste "singole".
Dopo aver realizzato "Schizzi all'acquaforte" Klinger inizia un nuovo ciclo che risulterà composto da dodici incisioni senza un soggetto unitario.










Il titolo "Intermezzi" è un chiaro riferimento al linguaggio musicale e si compone di due tavole iniziali e due finali che costituiscono gli "intermezzi", mentre le restanti otto tavole, divise in due gruppi di quattro rappresentano un tema mitologico, con centauri inseriti in paesaggi arcaici, e un tema letterario ispirato al romanzo picaresco, del 1669, di Hans Jacob Christoffel "Simplicissimus Teutch" (L'avventuroso Simplicissimus) relativo agli eventi della "Guerra dei Trent'anni" che devastò la Germania tra il 1618 e il 1648.
















I soggetti di apertura e chiusura della serie paiono riconducibili alla tematica di "Amore e Morte"; un realismo fantastico caratterizza la centauromachia, e un'intensa carica emotiva si rileva nelle avventure di Simplicissimus.
La serie di incisioni, di diverso formato e realizzate ad acquaforte e acquatinta, venne pubblicata, in unica edizione, da Theo Ströefer nel 1881.